“Se state cercando una spiaggia bianca e l’acqua cristallina, una cena romantica nella giungla e l’escursione all’isola deserta, potrete trovare gli stessi servizi in location più economiche, più facili da raggiungere e più attrezzate. Le Maldive non sono per tutti.  Il Panorama supera qualsiasi aspettativa, un landscape mozzafiato da sindrome di Stendhal. L’occhio umano non riesce a cogliere tutte le sfumature di turchese del Mare, dall’azzurro quasi trasparente al profondo blu, per non parlare del mondo che si cela appena sotto.”

La sabbia candida e vellutata, il profumo dolciastro nell’aria, la temperatura calda ma non troppo, Le Maldive sono un vero Paradiso naturale. L’atmosfera un pò alla Robinson Crusoe naufragato in un’isola con le siepi potate e le palme nelle aiuole, wild quanto basta con la giusta cura dei dettagli senza snaturarli. Il sapore speziato del curry che si unisce a quello rotondo del cocco fresco, il friabile papadum, il riso basmati ed il succo di mango. Tutto racchiuso in un piccolo atollo meno affollato di un condominio, per donarvi quella privacy e serenità che solo il vero contatto con la Natura può restituire all’uomo.

Le Maldive offrono il vero lusso, quello della semplicità. Di un riposino all’ombra delle palme, di una partita a biliardo nell after hour, di stare scalzi tutto il giorno con la sabbia tra i polpastrelli, le scarpe sono abolite.

Ma la vera magia inizia quando si mette la testa sott’acqua, circondati dai colori sgargianti della barriera e da infinite varietà marine, dalla timida famiglia di pesci pagliaccio che fanno capolino dall’anemone, ai simpatici pesci palla, i chirurgo blu, i pesci farfalla, le murene, le eleganti mante e gli squali un pò schivi che non si lasciano avvicinare.  Per non parlare del maestoso affaccio sull’oceano, uno strapiombo quasi minaccioso verso l’ignoto degli abissi.

Esistono infinite specie di pesci, alcune ancora sconosciute, che collaborano e coesistono per la sopravvivenza della barriera corallina, la cui incolumità è a rischio a causa dell’inquinamento e delle brutalità commesse sul reef, a volte solo per portarsi a casa un souvenir in più. La sabbia che forma l’atollo ad esempio è il risultato delle feci dei pesci Pappagallo e dello sgretolamento dei coralli, i quali sono essi stessi creature viventi, a differenza del malinteso comune.

Non si può non commuoversi d’innanzi all’immensità della vita subacquea, un complesso e delicato eco sistema dove ogni elemento è prezioso e rischia di compromettersi per l’insensibilità e irresponsabilità dell’uomo. Basterebbero dei piccoli accorgimenti per fare la differenza, gesti che potrebbero variare di poco la nostra quotidianità ma salvare centinaia di specie dall’estinzione. Come la recente legge che vieta l’uso nei locali delle cannucce di plastica e le sostituisce con una versione biodegradabile, entrata in vigore a seguito di un video divenuto virale sul web dove un team di biologi rimuoveva una cannuccia dal naso di una sventurata tartaruga. E per chi crede ancora che l’estinzione sia una paranoia da animalisti, vi basti sapere che fino a pochi anni fa si contavano 300’000 balenottere azzurre e che oggi ne restano meno del 3%. La Natura ci offre mete di villeggiatura incredibili, ma sta a noi rispettarle e preservarle. Le Maldive ci ricordano che non siamo soli sulla terra e che abbiamo una responsabilità verso le creature che la popolano.

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Arianna Bonucci Ugurgieri