Martina Toti crea una figura umana dall’aspetto androgino portatrice di bellezza in ciò che socialmente viene demonizzato.
Martina Toti draw an human androgynous shape that brings the beauty into the social standards of ugliness.

Intervista fuori dal corpo

” Over Body Interview “

 

– chi è Martina Toti?

Martina Toti è un’illustratrice e make up artist di 24 anni, è toscana ma vive a Milano. Inizia a firmare i suoi lavori con lo pseudonimo di totem qualche anno fa, quando era ancora studentessa all’Accademia di Belle Arti, un pò per gioco comincia ad affiggere dei manifesti con i suoi disegni stampati per le vie di Firenze.


– come appare Martina Toti agli occhi degli altri?

Martina appare come una ragazza introversa, un pò schiva. Vestita di nero e con le braccia tatuate, per certi versi ricorda un pò una delle ragazze che illustra, sia per i capelli molto corti che per i lineamenti del viso. Nonostante le apparenze, lei si descrive come una persona ironica, le piace parlare di ciò che la appassiona, curiosa e con la tendenza a pensare troppo.

– che cos’è Arte per Martina Toti ?

Per Martina, Arte è un modo di essere sinceri senza dover necessariamente parlare.

– come vive Martina Toti il rapporto con le sue opere?

Il rapporto che ha Martina con le sue opere è molto personale. Usa i disegni come se fossero un diario, un flusso di coscienza.
Le immagini non hanno un’interpretazione giusta o sbagliata, qualche volta il disegno illustra il pensiero scritto, a volte i due non sono affini.

Rappresenta spesso la figura umana, molti dei suoi soggetti hanno un aspetto androgino, le donne hanno i peli ma i capelli rasati, gli uomini hanno un aspetto più effeminato.
Quello che le interessa è mettere in dubbio ciò che nella società è considerato esteticamente femminile o maschile,infatti non pensa che femminile sia un termine esclusivo per le donne e maschile per gli uomini, ognuno dovrebbe sentirsi libero di sperimentare questi due ruoli a prescindere dal suo genere.
Le piace conferire bellezza in ciò che può essere socialmente considerato come un “difetto”, crede che nei difetti ci possa essere molta armonia.

– qual’è l’opera che Martina Toti ha più a cuore?

Le opere che Martina ha più a cuore sono due: la prima è CRISI, risale a 4 anni fa ed è stato uno dei primi in cui associava immagine e slogan, e ad avere questo tipo di estetica che poi ha sviluppato nel corso degli anni.
La seconda è “Don’t Hurt me, I’m soft”, è tra i più recenti, non è un autoritratto ma è quello che la rappresenta di più.

Se fossi…

un fiore garofano

un suono rumore della pioggia

un colore nero

un sapore caffè

un animale gatto

un elemento acqua